Kultur

Tra disperazione e speranza

Aus ff 16 vom Donnerstag, den 17. April 2025

La filosofa Hannah Arendt (1906 – 1975) fu privata della cittadinanza tedesca nel 1937. Riuscì a fuggire dall‘Europa nel 1941 grazie all‘aiuto del giornalista americano Varian Fry. Il saggio “We Refugees” fu pubblicato nel gennaio del 1943, in un piccolo giornale chiamato Menorah. © Archivio
 

Nuove traduzioni aiutano a ricostruire il quadro della “Exilliteratur” e gettano un ponte tra passato e presente.

Lo scrittore Giorgio Fontana ha parlato più volte della sua predilezione per il romanzo Flucht ohne Ende di Joseph Roth, il grande cantore della finis Austriae. Predilezione poi appuntata anche in una breve nota, che ne fissa i contorni: «Leggendo le avventure di Franz Tunda [...] ho sempre provato uno strano senso di immedesimazione. Non perché abbia vissuto una vita tanto avventurosa, ovviamente: ma perché la sua “fuga senza fine” mi ricorda, almeno in spirito, il senso di inquietudine che accompagna questi anni. Quel desiderio sfrenato di libertà. Quel sentirsi

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